Enrico Castiglione: "Festival di Pasqua: quindici anni di concerti nel segno del Sacro"

FESTIVAL DI PASQUA Enrico Castiglione.jpgPer il prestigio e il successo conseguito in tutto il mondo, il Festival di Pasqua sembra che esista da sempre. In realtà il Festival di Pasqua è nato nel 1998, esattamente quindici anni fa, dall'intuizione, dal coraggio e dall'intraprendenza di un giovanissimo Enrico Castiglione (nella foto a lato), appena ventottenne. A Roma, città capitale del cattolicesimo, nessuno prima di allora aveva pensato di creare all'ombra del Colosseo un vero e proprio festival dedicato alla Musica Sacra, riscoprendo un patrimonio culturale, artistico ed ovviamente musicale di eccezionale valore. Ma l'idea vincente è stata proprio quella di creare un festival con eventi e concerti che si svolgessero nel luogo più adatto per la Musica Sacra, ovvero nelle chiese e nelle basiliche di Roma. Il successo, fin dalla prima edizione inaugurata il 4 Aprile 1998 presso la Basilica di Santa Maria sopra Minerva con uno storico concerto di musica gregoriana e polifonica diretta da Pablo Colino, è stato travolgente. Da allora. Enrico Castiglione, oggi uno dei più affermati registi e scenografi di teatro musicale della sua generazione, già direttore artistico del Festival Euro Mediterraneo, fondatore del Bellini Festival in Sicilia e direttore artistico dl festival operistici di livello internazionale, ha ideato e firmato per il Festival di Pasqua centinaia di concerti, molti trasmessi in mondovisione dalla RAI con la sua stessa regia televisiva. Per lui sono accorsi a Roma star mondiali come José Carreras, Mstislaw Rostropovich, Montserrat Caballé, Lorin Maazel, Douglas Webster, Cecilia Gasdia, Zubin Mehta, Boris Brott, Carl Anderson, Uto Ughi, Vivica Geneaux, attori star di Hollywood come James Caviezel e Luis Gosset, oltreché orchestre come i Berliner e i Wiener Phiharmoniker, la Symphonica Toscanini, l'Orchestra e il Coro della BBC, ensemble e formazioni corali provenienti da ogni parte del mondo. L'elenco è impressionante e basta scorrere i programmi di questi primi quindici anni per rencersene conto.

Abbiamo incontrato il maestro Enrico Castiglione durante una pausa delle prove della sua nuova produzione operistica della Norma di Vincenzo Bellini che andrà in scena la prossima estate - l'8 luglio 2012 - al Teatro Antico di Taormina.

- Il Festival di Pasqua compie quindici anni: un punto di arrivo o una tappa importante per un nuovo traguardo?

"Quindici anni possono essere pochi o tanti per un festival, ma per il Festival di Pasqua, che è una manifestazione di Musica Sacra che si svolge prevalentemente nelle chiese di Roma, rappresentano un primo traguardo di cui siamo orgogliosi, che certamente racchiudono una parte significativa della storia musicale della Città di Roma. I nostri programmi, che si sono sempre svolti sotto l'Alto Patronato della Pontificia Commissione dei Beni Culturali e del Presidente della Repubblica Italiana, hanno offerto esecuzioni di partiture e di capolavori musicali spesso trascurati se non del tutto dimenticati, colmando lacune incredibili lasciate dalle istituzioni molto più antiche della nostra. Tutti i più grandi compositori, da Antonio Vivaldi a Wolfgang Amadeus Mozart, da Ludwig van Beethoven a Johannes Brahms, da Igor Stravinskij a Leonard Bernstein, hanno dato il meglio di sé proprio nella musica composta su temi religiosi, esattamente come è avvenuto per le arti figurative con Caravaggio, Raffaello o Michelangelo. Ogni anno la sfida è soprattutto quella di valorizzare partiture dimenticate e creare programmi originali, concedendoci qualche volta anche l'esecuzione dei capolavori più conosciuti ed amati".

- Una delle sfide più difficili è stata proprio quella di proporre partiture poco eseguite, che però hanno richiamato folle oceaniche ai concerti...


"Quindici anni fa sembrava una sfida difficile e tutti diffidavano dalla nostra formula, sostenendo che un festival di musica classica e comunque di Musica Sacra non avrebbe potuto avere successo nelle chiese... Invece il segreto, se così si può dire, era proprio quello di offrire partiture note e meno note di grandi compositori affidate sempre ad interpreti di assoluta e riconosciuta eccellenza ed eseguite proprio nei luoghi sacri. Scorrendo il nostro "catalogo" troviamo oratori come La Vierge e Marie Magdeleine entrambi di Jules Massenet ed entrambi interpretati dalla divina Montserrat Caballè, La Resurrezione di Georg Friedrich Haendel con Cecilia Gasdia, lo Stabat Mater di Pergolesi con Katia Ricciarelli, il Requiem di Luigi Cherubini ma anche capolavori del Novecento come La vita di maria di Nino Rota, La Resurrezione di Cristo con Renato Bruson e la Mass di Leonard Bernstein con sedici star del teatro musicale di Broadway, quest'ultima trasmessa in mondovisione con la mia regia teatrale e televisiva il 2 Giugno 2000 dalla Sala Nervi in Vaticano: tutti eventi che hanno richiamato migliaia di spettatori, giovani e meno giovani, ma sempre di tutte le fasce sociali, creando a volte anche problemi di ordine pubblico. Rileggendo le cronache del tempo tornano alla mente momenti difficili ed insieme entusiasmanti quando fuori dalle chiese si accalcavano migliaia di persone desiderose di entrare in chiese pur grandissime come la Basilica di Santa Maria degli Angeli".

- Un'altra caratteristica del Festival di Pasqua è sempre stata la sua particolare predisposizione per la televisione e le nuove tecnolgie: questo proprio grazie alla sua attività di regista visivo?


"Fin dalla prima edizione del 1998 abbiamo creduto fortemente nella straordinaria opportunità offerta dalla televisione e fin da allora abbiamo registrato e trasmesso insieme con la RAI i nostri concerti in tutto il mondo. Nel 1998 abbiamo iniziato con il Concerto di Pasqua che vedeva protagonista José Carreras, poi abbiamo proseguito registrando anche i concerti dal repertorio più difficile. In quindici anni abbiamo prodotto ed offerto centinaia di eventi, manifestazioni e concerti molti dei quali registrati televisivamente e trasmessi in diretta mondovisione dalla RAI e tutt'ora continuamente trasmessi dalle principali reti televisive internazionali, un "catalogo" eccezionale ed unico al mondo se si pensa che è stato realizzato interamente a Roma e in Vaticano. Nel 2009 la De Agostini ha realizzato la collezione "Musica Sacra" esclusivamente con cinquanta nostri concerti tutti da me diretti come regista e registrati dal Festival di Pasqua: un grande onore che ha fatto conoscere ancora di più il nostro festival in tutto il mondo. Ed ora la sfida viene da internet: sul portale www.musicalia.tv sarà possibile dal prossimo mese vedere tutti i concerti del Festival di Pasqua, direttamente sul proprio computer e a casa propria".

- Ma allora adesso cosa resta da proporre per i prossimi 15 anni?

"Beh, il repertorio e il patrimonio della Musica Sacra è sterminato e noi ne abbiamo appena utilizzato il 10%... Certamente, nonostante qualcuno in passato abbia tentato di copiare la nostra formula (e qualcun'altro anche la denominazione, che è un marchio registrato), il Festival di Pasqua deve ancora 'scoprire', per così dire, molti luoghi sacri e per questo abbiamo siglato un protocollo d'intesa con il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno - che è proprietario di molte chiese anche a Roma -, oltreché dedicarci a riscoprire partiture importanti che ancora non abbiamo eseguito: basti pensare a Beethoven e alla Missa Solemnis e all'oratorio Cristo sul Monte degli Ulivi, a Johann Sebastian Bach e alla Messa in si minore o alla Giovanna d'Arco al rogo di Honegger·che eseguiremo nei prossimi anni. Ma un autore su cui già dall'edizione di quest'anno stiamo prestando tutta la nostra attenzione è Antonio Vivaldi, di cui ci proponiamo di registrare innanzitutto tutta la Musica Sacra".

Buon compleanno, allora, Festival di Pasqua, al via dal 31 Marzo 2012 alle ore 20.30 presso la Basilica di San Lorenzo in Lucina in Roma con l'esecuzione della Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini.

Intervista pubblicata da www.musicaliamagazine.it


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